lunedì 18 novembre 2013

Sul ponte sventola bandiera bianca

Non so voi, ma il sottoscritto ha deciso che il vaso é praticamente pieno.  Mi riferisco alla situazione del nostro paese e alla sua classe dirigente che si sta dimostrando incapace nell'affrontare le sfide quotidiane, piuttosto corrotta e totalmente insensibile.  Il quadro generale è abbastanza desolante: tra una politica che non vuole cambiare mai, una magistratura che si sostituisce agli altri poteri, grandi imprenditori che non fanno il loro mestiere (investire) , giornalisti che appaiono ogni giorno sempre più prezzolati, boiardi di stato che si arroccano nelle loro faraoniche strutture a difendere privilegi medioevali, ruffiani a manetta, mafiosi e delinquenti vari che si aggirano nei gangli vitali della nazione, sono riusciti a trasformare il bel paese in un immondezzaio sia dal punto di vista fisico che morale. La cosa terribile é che il cancro non si ferma e continua ad invadere i tessuti sani senza che alcuna terapia dia risultati. Anche i timidi tentativi di cambiare qualcosa sono immediatamente riassorbiti dalla logica del meno peggio che ci governa.  Gli esempi del malessere si sprecano: una legge di stabilità che non fa altro che tassare all'infinito i soliti che pagano, un ministro che intercede per gli "amici" di famiglia mentre il figlio prende dagli stessi una lauta buonuscita, un premier che preconizza a breve la fine della crisi mentre il resto di Europa ci addita a causa perdurante della stessa.
Nel frattempo il Paese si impoverisce, la disoccupazione giovanile raggiunge numeri che farebbero rabbrividire un congelatore negando il futuro ad un paio di generazioni. Intanto le aziende falliscono, i negozianti chiudono perché nessuno compra più, i professionisti vendono su Groupon le loro prestazioni. In tutta questa miseria imperante succedono cose inverosimili: le file per l'ultimo telefonino ipertecnologico, madri che sollecitano le figlie baby-squillo a "darsi da fare" per portare a casa i soldi, i barconi dei disperati a Lampedusa naufragano con centinaia di vittime senza nome, gli scivoli pensionistici d'oro per i militari con ben dieci anni regalati, ecc. ecc.
Chi può resistere?
Chi non desidera aprire la finestra e respirare aria fresca, pulita?
Ai nostri figli non resta che emigrare come facevano i nostri nonni o bisnonni?
No!
Non voglio andarmene all'estero, scappare, fuggire.
Voglio restare nel mio Paese, ma vivere meglio perchè credo di essermelo guadagnato.
E' possibile un sistema sociale diverso in questo caos insopportabile? Perché non possiamo rinunciare alla nostra sovranità ed essere "adottati" da un altro paese davvero serio? Mi viene in mente la Germania, non possiamo essere presi in custodia dalla signora Merkel? Voglio un Cancelliere, bello grasso che apprezza la birra teutonica, ma le regole le conosce e le sa applicare, fa funzionare i servizi, gli apparati, il sistema. 
Voglio vivere in una vera democrazia, onesta e solidale, forte con forti e comprensiva con i deboli, che crede nella cultura e nei giovani, che mira al futuro con speranza e ottimismo.
Vorrei che tutti quelli che hanno fatto i disastri italiani fossero spediti a casa a meditare sulle macerie che hanno prodotto, vorrei un azzeramento totale della classe dirigente italiana (politica e industriale), mettendo al loro posto dei giovani che saranno inesperti, ma preparati, puliti e soprattutto non collusi.
É un sogno, un'utopia, una sparata, non lo so però parliamone e ribelliamoci a questa agonia infinita.
Un abbraccio

Franco

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