sabato 27 aprile 2013

Arriverà la primavera?

Quando ero un ragazzo di vent'anni (negli anni settanta) sui muri della mia città natale (Torino) campeggiava una scritta poi diventata famosa che recitava: "Dio è morto, Marx è morto, e anch'io non mi sento molto bene..." Era il clima post sessantotto che anticipava il crollo delle ideologie (muro di Berlino) che sarebbe arrivato un ventennio dopo.
In questi giorni di elezioni presidenziali e formazione del nuovo governo della nostra amata repubblica mi viene da parafrasare l'illuminato graffitaro di allora con: " L'economia è morta, la politica è morta, e anche noi cittadini ce la passiamo davvero male..." Lo smarrimento è grande, lo spettacolo offerto dai telegiornali che raccontano le vicende istituzionali è solo la vivace rappresentazione del momento storico che stiamo attraversando.
Rimuginando questi pensieri mi è venuto in mente un libro che ho letto di recente, si tratta di "Il nostro iceberg si sta sciogliendo" di John Kotter e Holger Rathgeber (www.ouricebergismelting.com). Una bella favola che narra di una comunità di pinguini che da sempre vive su un accogliente iceberg e che scopre che la loro casa si sta, inequivocabilmente, liquefacendo. Ovviamente è una metafora sul cambiamento e su come lo si affronta: resistendo o cavalcandolo. I personaggi sono molto ben caratterizzati e a mio avviso trovano un parallelo immediato nell'immaginario politico italiano.

Troviamo Fred, il giovane pinguino che intuisce il cambiamento in arrivo e la necessità urgente di intervenire (chi vi fa venire in mente?), Alice la pinguina tenace e concreta che appartiene al gruppo direttivo e sa ascoltare anche chi esce dal coro (immaginate?), Louis il pinguino capo saggio, pratico, ma non chiuso in se stesso (qui il parallelo è fin troppo facile, no?). Un personaggio indimenticabile è NoNo, pinguino anziano e tarchiato, così chiamato perché queste furono le prime parole che da pulcino emesse e da allora sempre pronto a negare qualsiasi cambiamento (qui i parallelismi si moltiplicano, vero?). E poi Buddy, il Professore, Scout e la tenerissima Sally Ann: ci sono tutti gli stereotipi dei favorevoli e contrari al cambiamento come in una fiaba che si rispetti. Vi invito alla consultazione e a comunicarmi, con i vostri commenti, chi vi ricordano almeno i principali attori (Fred, Alice, Louis e NoNo). Sarebbe bello vedere una classifica degli alter ego nazional-popolari.
Non voglio rovinare la lettura raccontando come i pinguini si salveranno dallo scioglimento dell'iceberg, ma vorrei riflettere con voi su come noi sopravviveremo allo scioglimento del nostro iceberg. Come dice, già nel 2010, il premio Nobel Joseph Stiglitz nel suo libro "Bancarotta. L'economia globale in caduta libera" dovremo evolvere verso una società basata su un nuovo ordine morale con maggiore responsabilità e sostenibilità, meno individualismo più condivisione e fiducia. Stiglitz conclude introducendo un concetto fondamentale che è l'equità. Tanto importante da farne argomento del suo ultimo libro  intitolato "Il prezzo della disuguaglianza".
Cambiamento, cambiamento, cambiamento: chissà se a casa nostra sapremo affrontare questa sfida o ci rifugeremo nel confortante "dai, non è vero che l'iceberg si sta sciogliendo, è la solita propaganda terroristica..."
E magari arriverà la primavera!
Buona lettura, cari saluti e votate, votate, votate.
Franco