In un periodo pieno
di storie tristi, mi fa molto piacere raccontarvi di una vicenda positiva,
ricca di umanità, di accoglienza, di tolleranza e integrazione. È la storia di Oscar, un clochard molto
particolare che è possibile incontrare nel centro storico della mia città. Non ho ancora capito bene l’età probabilmente
intorno ai 50, ma portati molto bene.
Capello brizzolato e riccioluto con un bel taglio, barbetta corta
curata. Abbastanza alto e con un
fisico longilineo, è sempre vestito con
eleganza e gusto, con jeans o con pantaloni chiari, una bella maglia e il giubbino abbinato, occhiali da sole stilosi quando servono. Insomma un elegante e distinto (e gradevole)
signore di mezz'età, unico particolare che può far intendere qualcosa un
borsone in spalla, ma niente di più.
Senza conoscerlo, si
potrebbe tranquillamente scambiare per un professionista, vestito smart casual,
in giro per il centro per lo shopping.
Invece è “un barbone”, una
persona che vive per strada, che
probabilmente mangia alla mensa della Caritas e per riposare, verosimilmente, si
reca al dormitorio; durante il giorno chiede l'elemosina. Anche in quest'ultimo aspetto, però, Oscar è
originale e simpatico: usa una tecnica
abilissima che mi ha raccontato mia moglie.
Avvicina con gentilezza la persona da coinvolgere e con ottima
educazione chiede il dono di cinque euro,
alla risposta di mia moglie che aveva solo poche monete appresso
risponde “vabbè, mi dia due euro fa lo stesso”.
Mia moglie mi ha confidato che si è sentita una vera pezzente (lei, non
lui) nel non poter accogliere pienamente una richiesta così cortese. Magistrale!
Mi dicono che sia il beniamino dei commercianti locali che lo
vestono e lo accudiscono, parla con tutti, ma sembra che siano gli altri a
voler parlare con lui. Oscar (il nome
che mi sono inventato) distrugge lo stereotipo del clochard maleodorante da
evitare, è una bella persona con la quale si fanno volentieri due chiacchiere: è piacevole, probabilmente colto,
pieno di umanità e di grandissima dignità.
So bene che non è la norma, che è solo una eccezione in un mare di dolore, abbandono, emarginazione e indifferenza, eppure vorrei incontrare per strada tanti Oscar e sorridere perché la
vita è bella, anche quando si fanno scelte diverse dagli schemi che siamo
abituati a percorrere.
Ciao Oscar, buona giornata, buoni incontri e ... grazie di
esserci,
con affetto
franco